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IL MARINAIO ELIA

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Musica e testo di Diederik Pierani

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Maledetto vento soffi incessante

Bruciano gli occhi colmi di sale

Solcato in un lungo e in largo

sempre lo stesso sempre uguale

Il marinaio Elia è stanco del mare

Raggiunta la terra chiese dov’è lontano

Qual è la direzione quan’t è la distanza

Sulla cima di una montagna o sull’altra sponda del fiume Giordano

Può essere anche solo nell’altra stanza

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Spogliato di ogni avere col solo remo in mano

Elia vuole sapere se qui è gia lontano

 

Attratto dal dolce canto delle cicale

Nel campo di grano

Ai piedi della montagna tra spighe d’oro

Fermatevi solo un istante e ditemi il nome di ciò che ho in mano

E’ un remo queste risposero in coro

Mentre scendeva la notte e svaniva il chiarore

Chiese a un cavallo nero cosa stringono le mie dita

Questi disse è un remo ne vidi alcuni

Quando ebbi un padrone

Elia riprese la salita

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Spogliato di ogni avere col solo remo in mano

Elia vuole sapere se qui è gia lontano

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Sopra un albero morto bruciato dal sole e spogliato dal vento

C’era un grosso corvo su un ramo da solo

Rispondi alla mia domanda dedicami un momento

E’ un remo gracchiò mentre era già in volo

Corse cercando riparo dalla tempesta

Chiese ad una volpe che passava di li

Cosa stringo in mano un remo fu la risposta

Elia riprese il cammino e il cielo si aprì

 

Prossimo alla vetta aspettava un segno

Rivolse il suo quesito ad un serpente

Strisciando via rispose è solo un pezzo di legno

Elia era giunto lontano finalmente

 

Diederik Pierani voce

Andrea Fecchio chitarra

Piero Orsini contrabbasso

Dario Tanghetti percussioni

Paola Atzeni cori, melodica

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